Mangiare biologico può ridurre il rischio di cancro?
Un ampio studio prospettico condotto su adulti francesi ha mostrato che le persone che consumavano alimenti biologici a una frequenza più alta avevano un rischio più basso di cancro in generale. I risultati dello studio sono stati pubblicati su JAMA Internal Medicine.
Per condurre lo studio, i ricercatori hanno reclutato volontari adulti francesi per completare questionari online. Ai partecipanti è stata chiesta la frequenza di consumo di alimenti biologici per 16 prodotti. Questa informazione è stata quindi utilizzata per generare un punteggio di cibo biologico su una scala da 0 a 32 punti. Sono state inoltre raccolte informazioni su alcune variabili potenzialmente confondenti, tra cui lo status professionale, il reddito familiare mensile, l'attività fisica e il fatto che fumassero o meno. Nell'analisi sono stati inclusi 68.946 partecipanti con un'età media di 44,2 anni al basale e il 78% erano donne. Al follow-up, 1340 persone hanno avuto il cancro. I tipi più comuni erano il cancro al seno (459 individui), il cancro alla prostata (180 individui), il cancro della pelle (135 individui), il tumore del colon-retto (99 individui), il linfoma non Hodgkin (47 individui) e altri linfomi (15 individui).
Ciò che è stato evidenziato dallo studio è che i consumatori più frequenti di alimenti biologici avevano il 25% di tumori in meno rispetto a quelli che non mangiavano mai biologico. Coloro che hanno mangiato frutta, verdura e altri alimenti bio hanno avuto un calo particolarmente pronunciato dell'incidenza dei linfomi e una significativa riduzione dei tumori al seno in postmenopausa.
"Ulteriori studi prospettici che utilizzano dati di esposizione precisi sono necessari per confermare questi risultati e dovrebbero integrare un gran numero di individui", hanno scritto gli autori dello studio. "Anche se i nostri risultati devono essere confermati, promuovere il consumo di alimenti biologici nella popolazione generale potrebbe essere una strategia preventiva promettente contro il cancro".
È interessante notare che l'identificativo della sperimentazione clinica nel presente studio era legato a un altro studio prospettico pubblicato in precedenza, che dimostrava che un aumento del 10% nella proporzione di alimenti ultra-trasformati nella dieta era associato ad un aumento significativo (maggiore del 10%) nei rischi sia di cancro in generale, sia di cancro al seno.
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