Un libro per imparare le regole di un sano stile di vita: per la salute, per l'ambiente, per gli animali

Piggasus e il pianeta VegAMO è un libro pensato per adulti e ragazzi che vogliono adottare uno stile di vita all'insegna della salute e dell'energia fisica e mentale: è una storia in cui tutti noi possiamo specchiarci, perché tutti noi siamo chiamati per permettere al nostro mondo di ritornare in equilibrio, compiendo scelte sostenibili e consapevoli e diffondendo il più possibile il nuovo modello appreso.
Tutti noi abbiamo un obiettivo, una “missione” che ci dà energia e ci permette di affrontare le sfide che la vita comporta. Cordelia e Filippo, i protagonisti del libro “Piggasus e il pianeta VegAMO”, di fatto ne hanno due contemporaneamente. Intanto devono salvare la loro anziana e deliziosa amica Rosina dalla globalizzazione e dalle losche mire di alcuni personaggi che vogliono impadronirsi della sua piccola bottega di ortofrutta per aprire una nuova attività raggelante già dal nome… PorkettaPiù.  Poi devono aiutare il mondo ad innescare il cambiamento necessario per la sopravvivenza dell’uomo.  E per la duplice missione sono aiutati da Piggasus, un maialino alato dotato di superpoteri che ha scelto proprio i due ragazzi come paladini di un cambiamento ormai indispensabile nel mondo.
«Molte vicende sono avvenute sul pianeta Terra e abbiamo compreso che ormai si trova sull’orlo di un collasso. È brutto a dirsi, ma secondo le nostre stime la Terra ha ormai pochi anni di vita. A meno che…»
«A meno che?» chiese impaziente Cordelia.
«A meno che non vi sia un cambiamento, una svolta, che lo riporti in equilibrio. E qui entri in gioco tu».
Iniziano così le intriganti peripezie di Cordelia e Filippo che di giorno conducono una vita normale, realissima, e di notte se ne vanno in compagnia di Piggasus sul pianeta VegAmo, dove una sacerdotessa di nome Kamin insegna loro tutto ciò che c'è da sapere su un corretto stile di vita e sui motivi principali per cui il cambiamento è diventato ormai imperativo: per l’ambiente, per il benessere degli animali, per la salute dell’uomo. Ed inizia, per ciascuno di questi temi, un’interessante lezione che i ragazzi ascoltano con curioso interesse.
La sacerdotessa comincia a parlare dell’ambiente e, tra le altre informazioni, espone quello che è l’impatto degli animali da allevamento:
«[…] è stato visto che viene usata una grandissima area per allevarli e per coltivare cereali che servono al loro sostentamento. Per fare questo molte zone vengono disboscate (persino il grande polmone del vostro pianeta, la foresta pluviale, viene distrutto) e vengono adibite alla coltura del cibo per questi poveri animali: ormai la metà delle terre fertili viene usata proprio per questo scopo. Per massimizzare le potenzialità delle colture vengono immesse nell’ambiente grandi quantità di fertilizzanti, che rendono ancora più intossicato il vostro mondo e viene utilizzata una quantità ingente di acqua. Da calcoli fatti da vostri stessi scienziati si è visto che il cibo utilizzato per alimentare questi animali basterebbe a sfamare tutto il pianeta (con il solo spreco degli USA). È fuori dubbio che questa dilapidazione di risorse provochi un grande impatto ambientale. Il Worldwatch Institute, che è il vostro più autorevole centro di studi interdisciplinari sui trend ambientali, ha affermato che consumare carne animale sia la prima forza scatenante dei vari aspetti di danno ambientale: desertificazione, deforestazione, scarsità d’acqua, inquinamento, mutamenti del clima, scomparsa della biodiversità, per citarne alcuni. Tra le altre cose vorrei ricordare che gli animali da allevamento producono con le loro deiezioni e fermentazioni gas metano e ammoniaca, che contribuiscono all’aumento dei gas serra e delle piogge acide.
È come se l’uomo vivesse al di fuori del proprio pianeta, come se fosse in uno stato ipnotico in cui non può vedere al di là del proprio naso. Non si informa e se lo fa, dimentica subito ciò che ha visto o letto. La Terrà è vostra. La Terra siete voi: da lì siete nati e lì tornerete. La Terra è la vostra Madre, colei che vi fornisce il sostentamento. Non dimenticatelo! Mai».
L’altro motivo per cui dobbiamo impegnarci a cambiare è l’amore per gli animali, sui quali Kamin parla a lungo:
«E cosa dire dell’amore, della compassione? Nella vostra lingua quegli esseri sono detti animali, anima-lì, come a ricordare che c’è un’anima lì. Noi ormai usiamo per tutti gli esseri del nostro pianeta, siano VegAmiani, siano quelli che voi definite animali, o piante, o funghi, beh, noi utilizziamo un’unica parola, “Samaaarhesh”, che pressappoco, tradotta nella vostra lingua, suona così: “Esserienti”, ovvero esseri senzienti. Siamo tutti esserienti e ci distinguiamo per le nostre singolari peculiarità, a seconda di ciò che ci è stato consentito di sviluppare in questa amorevole vita».
L’altro tema che la sacerdotessa affronta durante le lezioni è quello della salute dell’uomo e, dopo aver mostrato lo stato del mondo occidentale attuale, Kamin spiega le conseguenze positive di un’alimentazione sana.
«Come promesso, carissimi ragazzi, iniziamo a parlare della vera alimentazione e di come poter essere felici e in salute negli anni». La Sacerdotessa Kamin guardava tutta la classe con il suo sguardo dolce e profondo. La voce era come una carezza ed i suoi gesti delicati e gentili. «Il primo principio è che tutto ciò che usiamo come cibo deve essere “vivo”».
«E cosa vuol dire che deve essere vivo?» chiese la piccola Cordelia.
«Significa che se lo mettete a germogliare esce fuori una foglia. È la vita che si esprime».
E in questo modo la sacerdotessa parla delle differenze tra il cibo raffinato e il cibo integro, vitale, spiegando le proprietà dei vari semi che possiamo introdurre nelle nostre tavole. Troviamo così tutte le informazioni relative alle caratteristiche dei vari tipi di cereali, come il riso, l’avena, il farro, il grano khorasan e molti altri ancora, ma anche dei legumi, come i fagioli, i ceci, le lenticchie, che possiamo introdurre anche sotto forma di germoglio. Ma c’è poi tutta una serie di informazioni utili che possiamo apprendere proprio dalle lezioni di Kamin:  cosa sono e come si digeriscono le proteine? E i carboidrati? E i grassi? Com'è fatta una gomma da masticare? E lo zucchero bianco? Come si producono i germogli? Come si prepara la crema Budwig? Sono solo alcune delle domande che trovano risposta dalle parole della sacerdotessa, che fornisce anche delle indicazioni pratiche su come impostare una dieta ottimale, con uno sguardo anche alla parte psicologica e alla gratificazione.
«Mi scusi, Sacerdotessa. Ma… e i dolci? Non si possono più mangiare?» chiese il goloso Filippo.  Ed ecco che, alla domanda di Filippo, Kamin spiega come produrre dolci utilizzando ingredienti salutari e ci fornisce anche la ricetta di una mousse crudista:
« […] un dolce velocissimo e buono, può essere questo, per 2 o 3 persone, da fare a primavera, quando è tempo di fragole:
100 gr di mandorle al naturale e non tostate
2 banane mature
10 fragole
⅓ di limone spremuto
la scorza di un limone grattugiata
Mettere le mandorle in ammollo per un paio d’ore, dopo di che scolarle, inserirle nel mixer insieme alle fragole e tritare il tutto. In un recipiente schiacciare le banane, metterci il succo del limone (ne basta poco) e la scorza grattugiata, unire mandorle e fragole tritate e girare bene. Servire in coppette decorando con una mandorla e una fettina di limone.
Che ne dite, vi piace? Naturalmente potete mettere altra frutta al posto delle fragole, come per esempio mela e cannella (senza il limone) o altra ancora. Ma di ricette ottime, gustose, crudiste e naturali ne potete trovare quante ne volete».
Come abbiamo detto all’inizio, parallelamente alle lezioni che avvengono di notte, i ragazzi devono affrontare di giorno le insidie nascoste nella loro stessa scuola e capire cosa sta accadendo alla loro amica Rosina. Come mai ad un certo punto scompare? Chi è implicato in tutto questo? E, supportati dal loro valido amico Piggasus, metteranno in atto le strategie necessarie a districare l’intricata matassa.
“Piggasus e il pianeta VegAMO” è una storia in cui tutti noi possiamo specchiarci, perché tutti noi siamo chiamati per permettere al nostro mondo di ritornare in equilibrio, compiendo scelte sostenibili e consapevoli e diffondendo il più possibile il nuovo modello appreso, sempre con delicatezza e gentilezza:
«Come dovremmo diffondere tutto ciò che abbiamo imparato? » chiese Filippo alla Sacerdotessa.
«Spiegare, quasi sussurrare. sorridere. Non giudicare. Accogliere, anche se l’altro ancora non comprende. Non si può insegnare la compassione, ma si può pian piano farla emergere, perché è in ogni uomo, solo che l’ha dimenticato».

Marilù Mengoni, Piggasus e il pianeta VegAMO, Laurum editrice

Potete trovare il libro anche online nel sito www.psicoalimentazione.it







Commenti

Post più popolari