Dal cibo indiano alla medicina - gli scienziati usano un derivato ​​della curcuma per trattare le prime fasi del glaucoma

La curcuma è una spezia molto conosciuta, usata per aggiungere colore e sapore ai vari cibi. È molto popolare nella cucina indiana, ma sta lentamente prendendo piede nei ristoranti occidentali e nei caffè.  Ma gli scienziati dell'UCL pensano che la curcuma possa essere ancora più utile: cercheranno di usare derivati ​​della curcuma per trattare le prime fasi del glaucoma.
Gli scienziati sono interessati alla curcumina, che può essere estratta dalla curcuma. Vogliono usare le gocce per farle arrivare nella parte posteriore dell'occhio, nonostante la curcumina non sia molto solubile in acqua. Gli scienziati hanno già dimostrato che la curcumina è in grado di combattere uno dei primi segni di glaucoma, riducendo la perdita di cellule retiniche. Tuttavia, la curcumina potrebbe essere utile anche come strumento diagnostico, consentendo il rilevamento delle condizioni del cervello, compreso il morbo di Alzheimer. Il glaucoma colpisce oltre 60 milioni di persone in tutto il mondo e porta alla cecità in 1 caso su 10.


Il glaucoma è caratterizzato dalla perdita di cellule gangliari della retina - cosa che inizia nelle fasi precoci della progressione della malattia. Fermare questo processo è un obiettivo ancora non raggiunto, ma ora gli scienziati stanno dirigendo l'attenzione verso la curcumina, che si è vista essere in grado di  proteggere le cellule gangliari della retina quando somministrata per via orale. Data la sua scarsa solubilità, la dose orale deve essere piuttosto grande, e questo causa effetti collaterali negativi. Usarla nei colliri permetterebbe di ridurre la dose e renderla più incisiva. La cosa positiva è che il tensioattivo e uno stabilizzante utilizzati nel nuovo nanocarrier (molecola trasportatrice) sono già presenti in altri prodotti per gli occhi. Ciò significa che sono già provati e sicuri.



Il glaucoma e le malattie neurodegenerative sono associate all'invecchiamento. La società sta invecchiando, il che significa che queste condizioni saranno problemi più comuni nel mondo. Ecco perché ora gli scienziati esamineranno gli usi diagnostici della curcumina. Il dott. Ben Davis, co-autore principale dello studio, ha dichiarato: "Stiamo ora effettuando ricerche sugli usi diagnostici di questi colliri insieme ad altri modi per visualizzare la retina, poiché i test oculari possono essere un'occasione per rilevare i segni di neurodegenerazione con un test semplice e non invasivo".

(Fonte: Technology.org)

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