Crescere con gli animali potrebbe renderti più resistente da adulto

I fattori di stress psicosociale causano una maggiore risposta infiammatoria nelle persone con un'educazione urbana in assenza di animali domestici, rispetto a quelle con un'educazione rurale in presenza di animali.
Lo studio è anche il primo a suggerire che un maggior rischio di disturbi psichiatrici - probabilmente dovuto a una "risposta immunitaria esagerata" - potrebbe essere un'altra conseguenza inaspettata di crescere in un ambiente con minori opportunità di interagire con una varietà di microbi. "È già stato molto ben documentato", afferma il coautore dello studio Christopher A. Lowry, professore di Fisiologia integrativa all'Università del Colorado Boulder, "che l'esposizione agli animali domestici e agli ambienti rurali durante lo sviluppo è vantaggiosa in termini di riduzione rischio di asma e allergie più avanti nella vita. " 
Tuttavia aggiunge che il loro studio "sposta il dibattito in avanti mostrando per la prima volta agli esseri umani che queste stesse esposizioni sono probabilmente importanti per la salute mentale".
L'esistenza umana sta diventando sempre più urbanizzata. Nel 1950 solo un terzo della popolazione mondiale viveva nelle città. Entro il 2014, questa cifra era salita al 54% e si prevede che aumenti fino al 66% entro il 2050. L'idea che l'aumento dell'urbanizzazione e i cambiamenti nello stile di vita che l'accompagnano potrebbero aumentare il rischio di alcune malattie, a causa della ridotta interazione con una varietà di microbi, deriva dall'ipotesi dell'igiene. La teoria ha le sue radici in una ricerca di 30 anni che suggeriva che un tasso più basso di infezione tra i bambini piccoli è la ragione per cui i tassi di asma e di malattie correlate alle allergie sono aumentati nel ventesimo secolo.
Tuttavia, è diventato evidente che l'interazione con i microbi va oltre questo ambito originario, ed è stato persino suggerito che il termine "ipotesi di igiene" sia un termine improprio e debba essere abbandonato.
Nel loro articolo sullo studio, l'autore Stefan O. Reber, professore di psicosomatica molecolare all'Università di Ulm e il suo team usano il termine "vecchi amici" per riferirsi ai microbi che si sono evoluti con gli uomini. Il prof. Lowry e colleghi hanno discusso in precedenza su come "la progressiva perdita di contatto con organismi con cui ci siamo evoluti" potrebbe essere la causa di "gran parte del fallimento della regolazione delle risposte immunitarie infiammatorie inappropriate" osservate in molti abitanti delle città moderne e delle nazioni più ricche.
Il nuovo studio analizza ulteriormente questo legame confrontando le risposte legate allo stress in giovani adulti cresciuti in ambienti rurali dove avevano molti contatti con gli animali, con quelli di persone cresciute in ambienti urbani "in assenza di animali domestici", ed ha coinvolto 40 volontari maschi sani di 20-40 anni residenti in Germania, che nello studio sono stati sottoposti a determinati fattori di stress.


I risultati hanno mostrato che i giovani cresciuti in città senza la presenza di animali avevano un "aumento pronunciato" nei livelli di "cellule mononucleate del sangue periferico". Queste cellule formano gran parte del sistema immunitario. Inoltre, i membri del gruppo di "educazione urbana" avevano anche livelli più elevati di interleuchina 6 e livelli bassi di interleuchina 10 (l'interleuchina 6  promuove l'infiammazione, mentre l'interleuchina 10 la riduce). Il prof. Lowry afferma che questi risultati hanno mostrato che "la gente che è cresciuta in un ambiente urbano ha avuto un'induzione molto esagerata della risposta immunitaria infiammatoria al fattore di stress, che ha continuato per tutto il periodo di 2 ore".
Ciò che ha sorpreso i ricercatori è stato che, sebbene le analisi effettuate dimostrassero una risposta più sensibile allo stress, gli uomini con un'educazione cittadina senza animali non ne avevano consapevolezza, rispetto alle loro controparti che erano cresciute nelle fattorie. Il prof. Lowry paragona la "risposta infiammatoria esagerata" degli uomini cresciuti in città a "un gigante addormentato di cui sono completamente all'oscuro".

Il contatto con gli animali potrebbe essere un fattore chiave
Nel discutere le loro scoperte, gli autori citano ricerche precedenti che hanno dimostrato che il modo in cui il nostro sistema immunitario risponde allo stress è modellato durante l'infanzia dalle nostre interazioni con i microbi.
Altri studi hanno dimostrato come "l'agricoltura altamente industrializzata a basso contatto con gli animali da fattoria" è più strettamente legata alle condizioni legate alla disregolazione immunitaria - come l'asma e le allergie - rispetto "all'agricoltura tradizionale con contatti regolari con animali da fattoria". Ciò suggerirebbe, spiegano, che "l'effetto protettivo" di un'educazione rurale con animali rispetto a un'educazione urbana senza animali derivi più probabilmente dal contatto con gli animali che dalla differenza tra la vita rurale e quella cittadina.


'Prendi un animale domestico e trascorri del tempo in natura'
I ricercatori ora vogliono ripetere il loro studio con gruppi più ampi- sia maschi che femmine - e con un'educazione più varia per mettere in evidenza gli effetti del contatto con gli animali e il grado di urbanizzazione. Riconoscono inoltre che il loro studio non ha preso in considerazione altri fattori che potrebbero influire sull'esposizione infantile alla varietà microbica. Questi includono, ad esempio, il tipo di parto alla nascita, l'allattamento al seno rispetto all'alimentazione artificiale, l'uso di antibiotici e la dieta.
Nel frattempo i ricercatori suggeriscono agli abitanti delle città di procurasi un "animale domestico", trascorrere del tempo in natura e mangiare alimenti  "ricchi di batteri sani".
    "È ancora necessario fare molte ricerche, ma sembra che spendere il maggior tempo possibile, preferibilmente durante a prima 'educazione, in ambienti che offrono un'ampia gamma di esposizioni microbiche abbia molti effetti benefici" -afferma il professor Stefan O. Reber

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