Additivi alimentari: cosa c'è da sapere?
Buongiorno,
in questo nuovo articolo vi parlerò di un argomento molto discusso, di
cui ancora non si sa abbastanza e cioè l’utilizzo degli additivi alimentari nei
prodotti alimentari.
Gli additivi alimentari sono sostanze impiegate nell'industria
alimentare durante la preparazione, lo stoccaggio e la commercializzazione di
prodotti destinati all'alimentazione per svolgere determinate funzioni
tecnologiche, ad esempio per colorare, dolcificare, conservare o migliorare
l'aspetto, il sapore, il colore e il profumo del prodotto alimentare al quale
vengono aggiunti. Vengono classificati in base alla loro funzione in tre
gruppi:
·
-Conservanti: sono gli additivi che permettono di
presentare la freschezza del prodotto alimentare rallentando la crescita di batteri,
e antiossidanti che prevengono i fenomeni di irrancidimento
· -Coloranti, addensanti, emulsionanti,
dolcificanti, esaltatori di sapidità: sono quegli additivi che migliorano, le
caratteristiche sensoriali degli alimenti
· -Adiuvanti: gli additivi usati per facilitare la
lavorazione degli alimenti, come ad esempio gli antischiumogeni e
antiagglomeranti
Tutti gli additivi devono essere indicati per legge sull'etichetta del
rispettivo prodotto, ma purtroppo non sono obbligati a indicarli se sono compresi
in un ingrediente contenuto in questo, quindi è possibile che nel prodotto
alimentare che si considera vi siano presenti additivi che non si ritrovano
scritti poi in etichetta. Gli additivi autorizzati a livello europeo sono
contrassegnati da una sigla numerica preceduta dalla lettera E seguita da un
codice numerico specifico per ogni additivo.
Gli additivi alimentari si rivelano delle sostanze alle quali fare
attenzione, perché non sempre abbiano effetti collaterali sulla nostra salute:
a volte si tratta di sostanze naturali, che hanno l’obiettivo di esaltare il
sapore di un cibo e che non hanno conseguenze sul benessere dell’individuo, altre
volte, invece, abbiamo a che fare con elementi artificiali, che dovrebbero
essere oggetto di prudenza.
Secondo la FDA (Food and Drug Administration) sedici sono gli additivi
alimentari considerati pericolosi:
1. Dolcificanti artificiali (E951 e E954): includono l’aspartame e la
saccarina. L’aspartame è una neurotossina che ha dimostrato di promuovere
tumori cerebrali, sclerosi multipla, la fatica cronica e la fibromialgia; la
saccarina invece si è visto provocare l’aumento di peso e tumori della vescica;
2. Bromato di potassio (E924): usato per aumentare il volume di
prodotti da forno; promotore di cancro, è stato vietato in Europa, Canada e
Cina;
3 . Olestra (E473): sostituto Grasso può provocare diarrea, vietato
nel Regno Unito e in Canada;
4. Oli vegetali bromurati: aiutano a conservare il sapore nelle sode;
si accumulano facilmente nell’organismo e a lungo andare possono causare
perdita di memoria e problemi ai nervi,; sono vietati in 100 paesi;
5. Caramello colorante (E150), a volte fatto con ammoniaca; promotore
dell’insorgenza di tumori;
6. Glutammato monosodico (E621), un esaltatore di sapidità; la sua
assunzione causa mal di testa, nausea; a lungo andare, obesità;
7. Sciroppo di fruttosio, dolcificante: fonte numero uno di calorie
negli Stati Uniti; aumenta la concentrazione di LDL e contribuisce all’insorgenza
di diabete;
8. Parabeni : usati per prevenire lieviti e muffe , possono turbare
l’equilibrio ormonale riducendo il numero di spermatozoi e la produzione di
testosterone;
9. Anidride solforosa, usata come conservante: distrugge le vitamine
B1 ed E e può causare problemi bronchiali. L’anidride solforosa e i suoi
derivati vengono impiegati, nonostante la loro elevata tossicità, come additivi
in tutti campi alimentari, in particolare l’enologia;
10 . Butilidrossianisolo E20( BHA ) e butilidrossitoluolo hydrozyttoluene
( BHT ), conservanti: promuovono la
cancerogenesi e le mutagenesi di organo;
11. Nitrato di sodio / sodio nitrito (E251): i nitrati e i nitriti
sono composti azotati che derivano dalla scomposizione di sostanze organiche. Conservanti,
altamente cancerogeni: una volta all’interno del corpo risultano essere
particolarmente tossici per il fegato e il pancreas ;
12. Solfito di sodio, conservante: può provocare asma, mal di testa,
problemi respiratori ed eruzioni cutanee;
13. Olio vegetale parzialmente idrogenato: abbassa il colesterolo
buono (HDL), aumenta il colesterolo “cattivo” (LDL) e di conseguenza il rischio
di attacco di cuore, ictus e diabete;
14. Azodicarbonammide, agente sbiancante: promuove le crisi asmatiche, è vietato in
Australia, nel Regno Unito e in Europa;
15. Coloranti alimentari tossici, che hanno dimostrato di causare
alterazione del quoziente intellettivo nei bambini e alterazioni
comportamentali, oltre che essere cancerogeni. Questi sono:
E110 Sunset Yellow
E104 Giallo di chinolina
E122 Carmoisina
E129 Rosso Allura
E102 Tartrazine
E124 Ponceau
16. Additivi alimentari indiretti: sono quelle sostanze non aggiunte
direttamente nei prodotti alimentari. Queste sono: plastica e altri imballaggi
che vengono a contatto con alimenti, sostanze contenute nei mangimi animali tra
cui pesticidi, antibiotici e metalli pesanti e gli ormoni sintetici iniettate
animali.
E’ facile ora trarre delle conclusioni che ci portano a riflettere sui
prodotti del supermercato che noi consumiamo e a farci dire che è decisamente
meglio consumare alimenti sani e naturali senza aggiunta di additivi o ad avere
maggiore consapevolezza dei prodotti alimentari, applicando una maggiore
selezione, leggendo attentamente le etichette alimentari. Il mio consiglio:
consumare più alimenti integri non trasformati rispetto ai prodotti lavorati e
industriali. L’alimento tal quale possiede tutte le caratteristiche per essere
accettato dal nostro organismo e quindi digerito e assimilato nei suoi nutrienti.
Al prossimo articolo!
Mariagrazia Vigliarolo
Biologa Nutrizionista
Membro del Comitato Scientifico di AssoVegan
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