Sono d'accordo. Nei secoli la parola prende forma sul concetto di pietà, quindi con una accezione negativa. Eppure il significato dei suoi componenti ( cum insieme, patior soffro) ha un respiro più ampio. La compassione è la partecipazione alle sofferenze altrui, non un sentimento di pena che invece ci mette in una posizione di superiorità. È una comunione intima e difficile con ciò che è di altri e non nostro. Tale comunione porta ad una unità profonda e pura e autentica, comunione non solo di sofferenza ma anche di gioia e entusiasmo Valeria
Sono d'accordo. Nei secoli la parola prende forma sul concetto di pietà, quindi con una accezione negativa. Eppure il significato dei suoi componenti ( cum insieme, patior
RispondiEliminasoffro) ha un respiro più ampio. La compassione è la partecipazione alle
sofferenze altrui, non un sentimento di pena
che invece ci mette in una posizione di
superiorità. È una comunione intima e
difficile con ciò che è di altri e non nostro.
Tale comunione porta ad una unità profonda
e pura e autentica, comunione non solo di
sofferenza ma anche di gioia e entusiasmo
Valeria